Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

La struttura organizzativa Conf@capital, ideata dalla Confesercenti del Veneto Centrale, ha definito un approfondimento sui nuovi obblighi imposti dal Codice della Crisi e dell’insolvenza.
Per le società di capitali vengono modificati i limiti per l’obbligo dell’organo di controllo (revisore unico o collegio ) superando i 4.000.000 di attivo nello stato patrimoniale o di ricavi dalle vendite e delle prestazioni, ed un numero di dipendenti occupati superiore alle 20 unità,
Per tutte le imprese, scatta l’obbligo di dotarsi di strutture idonee a rilevare lo stato di crisi ed assumere le iniziative necessarie a farvi fronte.

Il nuovo Codice prevede l’istituzione dell’organismo di composizione della crisi presso la CCIAA (OCRI).

In pratica tutte le imprese (escludendo le grandi imprese e quelle di dimensioni particolarmente modeste) devono essere in grado di identificare gli squilibri di carattere reddituale, dell’indebitamento, ecc.
A queste vanno aggiunte le segnalazioni dei creditori pubblici qualificati ( in sostanza AGENZIA DELLE ENTRATE , AGENTE DELLA RISCOSSIONE , INPS) .
In presenza di esposizione debitoria superiore a determinati limiti questi devono inviare una specifica segnalazione.
I limiti sono diversi in base al volume d’affari.
Si tratta di norme che rivoluzionano il concetto di gestione contabile di molte imprese anche se di piccole dimensioni.
Aspettiamo quindi.