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Cancellazione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio del carburante: i benzinai chiedono chiarezza e tutele normative

Con la recente sentenza del Consiglio di Stato, in merito al decreto attuativo dell’obbligo per i gestori delle stazioni di servizio di esporre il cartello del prezzo medio dei carburanti, si è accolto il ricorso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che, pur riconoscendone la legittimità, ha provveduto ad annullare l’articolo 7 del Decreto Ministeriale 31.03.2023 e a cancellare i due elementi fondamentali ai fini degli adempimenti, tra cui l’obbligo dell’aggiornamento del cartello con frequenza giornaliera, nonché l’obbligo di rispettare l’orario entro cui andrebbe esposto il prezzo medio aggiornato.

Tuttavia, se è stato annullato l’articolo 7 del DM, stessa sorte non ha avuto l’articolo 6, che invece richiede ugualmente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di pubblicare il prezzo medio con frequenza giornaliera entro le ore 8:30, nell’apposita sezione del proprio sito internet.

Se un passo è stato fatto, gli effetti della sentenza rimangono comunque poco chiari e confusionari per i gestori delle stazioni di servizio che attualmente sperimentano un vuoto normativo che non divulga le informazioni utili e necessarie per il proseguimento del corretto servizio: dovranno continuare a pubblicare il cartello del prezzo medio ma in orari differenti e con cadenze diverse? Confesercenti chiede che chiarezza data al più presto e, allo stesso tempo, propone anche l’ipotesi di posizionare in evidenza direttamente sugli impianti un QR-code che rinvii al sito del Ministero, nella parte in cui fornisce le informazioni sui prezzi praticati in zona.

In attesa che il Ministero adotti nuove misure, permane l’obbligo di esposizione del cartello (pur senza indicazioni e specificazioni in merito alle modalità di attuazione dell’adempimento e le relative sanzioni) e la definizione giornaliera da parte del Ministero del prezzo regionale (o nazionale per le autostrade).

Il gestore non andrà sicuramente in contro ad eventuali contestazioni nel caso in cui voglia esporre il cartello aggiornato come da termini finora rispettati. Qualora venisse sanzionato per il mancato aggiornamento giornaliero o entro gli orari previsti dall’annullato art.7, avrebbe poi facilmente ragione impugnando l’eventuale verbale. Azioni degli organi di Vigilanza sarebbero da considerare non il linea con la situazione di diritto. Permangono ovviamente tutte le altre disposizioni del DM 31.03.2023, inerenti la consueta comunicazione dei prezzi praticati e pubblicizzati.

FAIB su Decreto Trasparenza: lo Stato ha tutte le informazioni per garantire legalità

“Chiediamo rispetto delle regole e trasparenza lungo tutta la filiera, troppo facile prendersela solo con i gestori”. Così il Presidente Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto, a margine del tavolo di confronto tra il Ministro Urso e le Associazioni di categoria della distribuzione carburanti. Continua a leggere

Faib: oggi il tavolo ministeriale per rivedere il Decreto Trasparenza

“Speculatori e trafficanti lasciati in pace. Senza novità categoria verso lo sciopero”

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Caro carburanti: sciopero congelato

CARO CARBURANTI: DOPO L’INCONTRO CON IL GOVERNO, PER ORA CONGELATO LO SCIOPERO DEL 25 E 26 GENNAIO

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FAIB CONFESERCENTI RISPONDE ALLE ACCUSE DI POSSIBILE SPECULAZIONE

Il Presidente Regionale FAIB Confesercenti Flavio Convento dichiara: “Prendiamo le distanze dalle dichiarazioni di alcuni Ministri che richiedono maggiori controlli anti-speculazione da parte degli organi di vigilanza, perché per la maggior parte dei casi ricadono sulle singole gestioni che non hanno potere decisionale sul prezzo: ricordiamo infatti che il margine di guadagno del gestore è sempre di 3,5 centesimi al litro, indipendentemente dal prezzo della materia prima, sapendo che il prezzo finale viene definito dalle singole compagnie. Continua a leggere

FAIB Confesercenti sul ripristino delle accise: “Senza sgravi fiscali possibili rialzi”

Nessuna proroga degli sgravi fiscali previsti dal Decreto Legge n. 179 del 23 novembre 2022 contenente “Misure urgenti in materia di accise sui carburanti”, che già prevedeva una riduzione delle agevolazioni fiscali di circa 10 centesimi al litro rispetto alle misure contenute nel Decreto Legge n. 38 del 2 maggio 2022. Continua a leggere

GESTORI SANZIONATI: ATTENZIONE ALL’ESPOSIZIONE DEL PREZZO

FAIB Confesercenti ha appreso la notizia dei sette impianti di carburanti sanzionati per non aver rispettato la norma sull’esposizione dei prezzi. L’attenzione alla normativa è uno degli elementi fondamentali che cerchiamo di trasmettere i nostri associati, proprio perché il rapporto di fiducia con il consumatore è alla base del nostro servizio.

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Riduzione costo del carburante: prorogati al 21 agosto i termini

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale di ieri, lunedì 25 luglio, il provvedimento del MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, DECRETO 19 luglio 2022 – Riduzione delle imposte su taluni prodotti energetici usati come carburanti.
Il decreto, firmato lo scorso 19 luglio dal Ministro Franco di concerto con il Ministro Cingolani, proroga fino al 21 agosto le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti.

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Carburanti, prorogato il taglio delle accise al 2 agosto

È stato prorogato il taglio delle accise sui costi dei carburanti al 2 agosto 2022.

Ricordiamo ai gestori degli impianti che è necessario effettuare la rilevazione (steccata) il 2 agosto.

 

La rilevazione sarà poi da comunicare con le stesse modalità di marzo, entro il 9 agosto, all’Ufficio competente per territorio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Adesione CIPREG Centro italiano per la previdenza dei gestori distributori carburanti

Come noto il CIPREG ha stipulato nel corso degli anni con primarie compagnie assicurative, più polizze che garantiscono ai gestori il capitale corrispondente al bonus di fine gestione, così come previsto e quantificato negli accordi collettivi nazionali sottoscritti ai sensi della normativa del settore.
La scelta del CIPREG nella selezione delle compagnie è ricaduta sulle più solide società assicurative italiane UnipolSai e Generali.
I rendimenti ottenuti dal CIPREG, sono molto competitivi rispetto ai rendimenti garantiti dai titoli di Stato ed altre forme di accantonamento con elevato livello di garanzia di intangibilità del capitale assicurato. Le stesse compagnie petrolifere al momento della cessazione del rapporto riconoscono al gestore un bonus di fine gestione aumentato di un rendimento pari a quello dei BOT ad un anno. Tuttavia, come sempre avvenuto in passato, anche quest’anno la gestione del CIPREG assicura ai gestori aderenti un rendimento di gran lunga superiore a quello garantito dai BOT a 12 mesi.
L’invito a tutti i gestori e dunque quello di aderire spostando le somme accantonate dalla compagnia/retista al CIPREG per garantire al meglio la rivalutazione degli interessi sulle cifre accantonate.