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Indagine Confesercenti: dicembre è il mese dello shopping, ma quest’anno è rallentato

Inflazione e caro-bollette continuano a farsi sentire sul commercio al dettaglio: le previsioni generali sulle vendite di quest’anno prevedono un calo rispetto al 2021 e secondo molti negozianti il Natale non risolleverà la situazione.

L’indagine dell’Osservatorio Economico di Confesercenti del Veneto Centrale conferma questa tendenza economica generale anche a livello locale, così come il sentiment dei commercianti padovani che non nutrono rosee aspettative per il 2023.

Qualche debole segnale positivo arriva dal settore turistico e ricettivo, grazie al boom di presenze registrate durante il Ponte dell’Immacolata.

In caduta libera invece i negozi di piccole dimensioni, sovraccarichi di spese e oneri fiscali.

Il Presidente di Confesercenti Nicola Rossi dichiara: “Il trend negativo che vede in difficoltà sempre più imprese operanti nel settore del commercio, non sembra vicino all’arresto. In questo quadro di incertezza economica, il mese di dicembre sarà un test importante per valutare lo stato di salute dell’economia e in particolare dei consumi. Gli effetti economici e sociali della pandemia e l’attuale inflazione, hanno inevitabilmente eroso il potere d’acquisto delle famiglie e cambiato le modalità di acquisto dei consumatori: riguardo alla portata dei consumi, i nostri sondaggi dicono che il budget medio destinato ai regali di Natale sarà inferiore di quasi il 20% che si traduce in circa 40€ in meno destinati ai regali rispetto all’anno scorso; in merito alle abitudini degli acquirenti, i dati ci rivelano che l’e-commerce raggiungerà e sorpasserà la quota di mercato delle piccole superfici nel comparto non alimentare già tra cinque anni. Siamo quindi in una fase delicata e di profondo mutamento in cui le PMI, asse portante della nostra economia, necessitano di sostegno concreto e tutele sempre maggiori.”

IL SONDAGGIO

In vista del Natale e della conclusione del 2022, l’Osservatorio Economico di Confesercenti ha lanciato un sondaggio per interrogare i commercianti in merito all’andamento annuale delle loro attività commerciali, ai preparativi per il 25 dicembre e alle loro aspettative di vendita per il periodo di dicembre, il mese dello shopping.

Il sondaggio è stato somministrato tramite questionario online in forma anonima e ha visto la partecipazione di 140 rispondenti provenienti dalle Province di Padova e Vicenza.

Riguardo all’andamento generale delle vendite dell’anno, confrontato con quello del 2021, le valutazioni sono negative per il 31,2% dei rispondenti e per poco meno della metà di questi, molto negative: le vendite sono diminuite in modo grave per il 14,3% degli intervistati.

Poco più della metà del campione asserisce di non aver registrato una variazione sostanziale nel bilancio delle vendite e le stima stabili.

I risultati sull’opinione e sulla previsione soggettiva riguardante il Natale e il suo impatto sulle vendite ci testimoniano un’aria di pessimismo ed incertezza: solo per il 15,6% il Natale migliorerà la situazione. Quasi il 50% è convinto del contrario e il 35% preferisce non sbilanciarsi.

Nonostante la sensazione che il mese di dicembre non potrà incidere positivamente sul trend delle vendite, la maggior parte dei commercianti si sta preparando alla fine dell’anno con allestimenti e scontistica ad hoc.

Il 51,43% ha allestito le proprie vetrine, il 28,57% ha predisposto la vendita di prodotti in edizione natalizia, il 24,29% ha previsto sconti e promozioni, il 20% ha investito nella pubblicità web a pagamento, l’8,57% ha organizzato eventi a tema.

Per i commercianti, i prodotti jolly del Natale saranno le calzature e l’abbigliamento e le specialità enogastronomiche, prodotti che rientrano anche nelle preferenze di un nutrito numero di consumatori (secondo le stime Confesercenti di dicembre 2022 sulle tendenze di acquisto, quasi il 40%). Il 20% punta sulla vendita di prodotti natalizi.

Il Presidente Confesercenti Nicola Rossi conclude: “Manca ormai una settimana al Natale, un momento molto sentito a cui molti italiani non vogliono rinunciare, nonostante le difficoltà del periodo.

Lievi segnali positivi arrivano dal settore della ristorazione e ricettivo, per gli altri comparti del commercio confidiamo nei regali last minute, specialmente nel settore alimentare e dell’abbigliamento.

Nell’ultimo trimestre del 2022 il prezzo del gas e dell’energia elettrica è sceso rispetto al picco registrato nei mesi precedenti, non è una decrescita esponenziale ma ci fa ben sperare per l’anno a venire”.