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Webinar. Perché la privacy non esiste, ma esiste la protezione dati

Proseguono i webinar gratuiti organizzati da Confesercenti nell’ambito del progetto Pid, sostenuto dalla Camera di Commercio di Padova. Ogni martedì si tengono incontri online ( gratuiti) dedicati alle imprese, con approfondimenti su tematiche economiche, finanziarie e sociali.

Il prossimo webinar di martedì 8 ottobre ( ore 14:00) dal titolo  “Perché la privacy non esiste, ma esiste la protezione dati?” sarà tenuto dal dott. Franco Cardin, DPO Confesercenti

Martedì 8 ottobre 2024
ore 14:00
Link: https://meet.google.com/pjv-xako-xos

Nel webinar verranno forniti pratici consigli sulla sicurezza informatica, utili per approcciarsi in modo sicuro al web. Prestate attenzione, perché queste piccole accortezze possono prevenire numerosi problemi e proteggere i vostri dati personali.

REGOLAMENTO EUROPEO PROTEZIONE DAI DATI PERSONALI NR.679/2016 ATTENZIONE, SEI SOGGETTO ALLE NUOVE REGOLE SULLA PRIVACY?

Ricordiamo che dallo scorso 25 maggio sono scattate le novità previste dal GDPR in materia di protezione dai dati personali.
Il mancato adeguamento alle nuove direttive comporterà delle pesanti sanzioni fino a 2milioni di euro.
In queste ultime settimane è aumentata in modo esponenziale l’attenzione delle aziende verso questa scadenza.
In molti casi sarà sufficiente adottare una serie di attenzioni e semplici comunicazioni, in altre si renderà necessario effettuare alcuni interventi a garanzia della sicurezza dei dati ed in alcuni infine sarà necessario adottare il nuovo registro delle procedure, nominare il responsabile del trattamento dei dati ecc. Continua a leggere

PRIVACY: CONFESERCENTI, PER PMI IL GDPR È STANGATA DA ALMENO 2 MILIARDI DI EURO

Una batosta che costerà alle imprese almeno 2 miliardi di euro. Il GDPR, il nuovo regolamento sul trattamento e la protezione dei dati personali in vigore dal 25 maggio, è una stangata per le circa 4 milioni di PMI italiane, costrette a sostenere costi aggiuntivi per adeguarsi ad una norma burocratica la cui applicazione a tutte le imprese non porta alcun vantaggio effettivo ai cittadini.

La stima di 2 miliardi di euro è, oltretutto, estremamente conservativa: si basa infatti su una spesa di 500 euro ad impresa, il minimo per l’istituzione e la tenuta del registro dei dati personali e per la redazione della nota informativa. Ma saranno moltissime le PMI che sborseranno molto di più, a seconda della tipologia di attività e del numero di dipendenti e clienti di cui si devono conservare le informazioni. Se riguardano oltre le 250 persone fisiche, infatti, si dovrà anche avere il Dpo, un responsabile esterno del trattamento dati che può costare fino a 5mila euro l’anno. Continua a leggere