MUD 2025 (movimenti del 2024)

Nella Gazzetta ufficiale del 28 febbraio 2025 è stato pubblicato il Dpcm che aggiorna la modulistica per il MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) per la denuncia annuale (relativa ai dati riferiti al 2024) sui rifiuti da presentare alle competenti Camere di Commercio in base alla Legge n. 70/1994 e ss. modificazioni (Semplificazione degli adempimenti in materia ambientale).

Per le dichiarazioni riferite all’anno 2024 il termine utile per la presentazione del MUD è posticipato di 120 giorni rispetto alla pubblicazione: in questo caso al 28 giugno 2025. Continua a leggere

Confesercenti: urgente un tavolo di confronto sull’impatto dei dazi sull’economia locale

Alla luce delle tensioni commerciali internazionali e dell’introduzione dei nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump, Confesercenti del Veneto Centrale propone l’istituzione urgente di un tavolo di confronto immediato tra tutte le categorie economiche. L’obiettivo è analizzare con rigore e spirito costruttivo l’impatto che tali misure possono avere sull’economia reale, in particolare sul tessuto commerciale locale.

“Non si tratta solo di una questione tecnica – spiega Flavio Convento, presidente vicario dell’associazione – ma di una sfida che può trasformarsi in opportunità, a patto che venga affrontata con consapevolezza. I dazi imposti da Trump stanno generando incertezza e disorientamento tra le imprese. È importante che non si diffonda un timore panico che produrrebbe solo ulteriore incertezza e un rallentamento nelle attività produttive e commerciali”.

La confusione, alimentata da informazioni parziali e talvolta allarmistiche, rischia di aggravare una situazione già fragile. “È fondamentale creare uno spazio di dialogo aperto, dove confrontarsi su dati certi e costruire una visione condivisa. Solo così possiamo affrontare questi cambiamenti con lucidità, evitando reazioni impulsive o dannose”.

Il commercio tradizionale continua a subire perdite significative: oltre 150mila negozi chiusi in Italia, con le conseguenze più gravi nelle aree interne e nei piccoli centri. “Senza interventi concreti, si rischia una desertificazione commerciale che impoverisce non solo l’economia ma anche l’identità dei territori – continua Convento –. I dazi, se non governati, potrebbero accelerare questo processo, colpendo le imprese più fragili”.

Nel contesto di una concorrenza sempre più sbilanciata tra online e offline, Confesercenti del Veneto Centrale accoglie con favore la proposta francese di una web tax europea, definendola “una svolta storica per riportare giustizia fiscale tra chi opera nei territori e chi genera profitti miliardari a distanza”.

“Non siamo contro l’innovazione – conclude Convento – ma chiediamo regole eque per tutti. La web tax non è una barriera, ma uno strumento per riequilibrare il sistema e tutelare chi continua a investire nelle nostre comunità, creando lavoro, relazione e coesione sociale”.

 

La storica pasticceria Wiennese perde la sua insegna.

“È con grande dispiacere che assisto alla rimozione dell’insegna della storica pasticceria Wiennese per una motivazione che non condivido – dichiara il presidente di Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi –. Esprimo piena solidarietà al titolare, Ermanno Sguotto. La decisione della Soprintendenza di respingere l’insegna, ritenendola in contrasto con il contesto della piazza, appare affrettata e priva di un’attenta valutazione”.

“La pasticceria è un negozio storico riconosciuto e, come tale, va tutelato anche nella sua immagine e identità visiva. I negozi storici rappresentano una parte fondamentale dell’identità commerciale della città, un patrimonio che, pur affondando le radici nel passato, continua a generare valore culturale, sociale ed economico per la comunità”.

Il Veneto si conferma una regione ricca di tradizione commerciale, con 1.409 luoghi storici del commercio riconosciuti, di cui 229 solo nella provincia di Padova. Numeri che raccontano una rete diffusa di attività che da decenni sono punti di riferimento per i cittadini e presidio di qualità urbana.

“Il 30 aprile scadono i termini per l’iscrizione all’albo regionale dei negozi storici – ricorda Alessandra Trivellato, coordinatrice della Fondazione Negozi Storici di Confesercenti –. Siamo a disposizione per supportare gli esercenti nel verificare i requisiti, nella compilazione delle domande e nella gestione delle pratiche. È un’occasione da non perdere per tutelare e valorizzare il nostro patrimonio commerciale”.

Confesercenti sottolinea anche una questione più ampia: “Ci sono luoghi della città che meriterebbero maggiore attenzione. In Largo Europa, ad esempio, da anni un’edicola chiusa giace in stato di completo abbandono, ridotta a un rottame. È inspiegabile come un elemento simile non venga considerato dalla Soprintendenza, mentre si interviene con rigore su insegne di attività storiche che da decenni qualificano la città”.

“Serve buon senso, proporzionalità e una visione più ampia – conclude Rossi –. I centri storici non si tutelano con rigidità ideologicamente, ma con equilibrio, rispetto e ascolto del contesto economico e culturale in cui vivono”.

Flavio Zanonato nuovo direttore di Confesercenti del Veneto Centrale

Cambio della guardia ai vertici: la Presidenza di Confesercenti del Veneto Centrale ha nominato, lunedì 31 marzo, Flavio Zanonato, nuovo direttore generale dell’Associazione. Flavio Zanonato, classe 1950, riceve così il “testimone” dal dimissionario Vincenzo Miceli.

“Una scelta importante – ha dichiarato il presidente Nicola Rossi – in un momento storico particolare anche per il commercio. Da tre anni abbiamo intrapreso un percorso di riorganizzazione per rafforzare la nostra presenza nelle province di Padova e Vicenza. Questo processo, frutto di un’analisi approfondita con il supporto della Struttura Nazionale, mira a rendere l’associazione più dinamica e incisiva nelle sfide economiche e sociali di oggi. Flavio Zanonato porta con sé un’ottima conoscenza del territorio e del tessuto imprenditoriale, arricchita dall’esperienza maturata anche nel suo ruolo politico di sindaco, ministro e parlamentare europeo. La sua nomina rappresenta la consapevolezza che alle nuove sfide si risponde con nuove risorse, senza però rinunciare ai valori che ci hanno permesso di lavorare con successo sul territorio in questi anni.”

Nel suo discorso di insediamento, il nuovo direttore di Confesercenti Flavio Zanonato, ha espresso gratitudine nei confronti del presidente Nicola Rossi, dei membri della presidenza e dei colleghi interni per la fiducia accordatagli. “Sono consapevole che la governance di Confesercenti sarà guidata insieme a persone di alto valore, riconosciute per il loro rigore morale e la loro professionalità, e verso le quali nutro la massima stima”, ha dichiarato Flavio Zanonato. Il neodirettore ha poi delineato le sue priorità, sottolineando l’impegno.  immediato per il rilancio delle attività a sostegno delle imprese e dei settori rappresentati. “Obiettivo primario sarà quello di riportare il negozio di vicinato come punto centrale per la vivibilità del territorio. Difendere il commercio di prossimità è una battaglia civile. Oggi i grandi nemici del piccolo commercio si chiamano grande distribuzione organizzata, e-commerce globale e spesso affitti insostenibili. Ci sono colossi con potere finanziario immenso, che spesso operano con regole fiscali e giuridiche asimmetriche rispetto ai nostri piccoli imprenditori. Noi non possiamo competere sullo stesso terreno, ma possiamo trovare nuovi modi per difendere il commercio di prossimità come bene pubblico, come infrastruttura civile, come occasione di attività sociale. Quando chiude una salumeria, una merceria, una macelleria, un’edicola, un bar, non perdiamo solo un’attività economica. Perdiamo un pezzo di comunità, un punto di riferimento, un luogo di relazione.”

Un’associazione più forte inclusiva e rappresentativa “ Non possiamo restare immobili. Dobbiamo aprirci. Dobbiamo parlare a chi oggi è ai margini della rappresentanza. Dobbiamo creare una casa comune non solo per il commercio tradizionale, ma anche per tutte le forme di lavoro autonomo contemporaneo: partite IVA, freelance, microimprese, consulenti, professionisti dei servizi, operatori digitali, Associazioni nel campo della musica e dello spettacolo. –  prosegue il direttore Zanonato – Oggi l’adesione a un’associazione non è più una scelta identitaria o ideologica. È una scelta razionale, concreta, legata al valore che si riceve. Un’impresa si iscrive se sente che quella realtà le è utile, la comprende, la sostiene, la difende. Ecco perché dobbiamo essere più presenti, più reattivi, più attenti alle esigenze dei nostri associati. Confesercenti può e deve diventare la prima casa di chi lavora in proprio ma non vuole sentirsi solo”.

È intervenuto anche Flavio Convento, presidente vicario Confesercenti del Veneto Centrale. “Siamo lieti di annunciare una figura di garanzia, autorevole e di grande spessore.  – commenta il presidente vicario – Siamo certi che, grazie alle sue competenze e alla sua visione strategica, saprà guidare la nostra organizzazione con efficacia e determinazione, favorendo un dialogo costruttivo con le istituzioni, gli altri enti e le realtà economiche locali. La sua nomina rappresenta un ulteriore passo avanti nell’evoluzione di un percorso ambizioso, che continuerà a consolidare Confesercenti del Veneto Centrale come punto di riferimento per le imprese del territorio. In questi anni abbiamo investito risorse umane ed economiche per garantire un nuovo slancio, puntando su competenze solide e strategie mirate. L’inserimento di figure tecniche qualificate ha migliorato i servizi per gli associati, mentre il rafforzamento del rapporto con la direzione nazionale ha permesso di rispondere con maggiore efficacia alle esigenze delle PMI. Inoltre, abbiamo sviluppato progetti per favorire crescita e competitività, offrendo formazione, consulenze e supporto su digitalizzazione e accesso al credito”.

 

Turismo organizzato: Assoviaggi-Cst, primo trimestre 2025 in chiaro-scuro

Gli italiani non perdono la voglia di viaggiare, ma i rincari pesano sia sui turisti che sulle agenzie di viaggio. Per il turismo organizzato, il bilancio dei primi tre mesi dell’anno è in chiaro-scuro: e se da un lato l’aumento delle richieste dovrebbe dare una spinta ai fatturati, con un progresso stimato del +4,2% sul 2024, dall’altro continua la contrazione del margine operativo delle imprese, sotto assedio per l’incremento dei costi operativi (+9,2%) e di gestione delle imprese (+7%). È quanto emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 738 agenzie di viaggi.

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Polizza rischi catastrofali: proroga per le PMI

Il 28 marzo è arrivato il Decreto di ulteriore proroga relativa alla scadenza di stipula di polizza catastrofale per le PMI. In sintesi,  il termine previsto all’articolo 1, comma 101 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 è così differito:

  • per le imprese di medie dimensioni al 1° ottobre 2025;
  • per le piccole e micro imprese al 1° gennaio 2026.

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TORNA LA PADOVA MARATHON – VISIBILITA’ E PROMOZIONE ALLE IMPRESE CHE SOSTENGONO I TOP RUNNER

Domenica 27 aprile 2025 torna la Padova Marathon, un evento che non è solo una competizione sportiva ma un’opportunità di marketing territoriale da non lasciarsi scappare, perchè coinvolge centinaia di migliaia di persone e ha una diffusione su tutti i media di primissimo livello.

Anche quest’anno Confesercenti del Veneto Centrale, partecipa alla promozione della Padova Marathon e propone a tutte le aziende associate una possibilità di visibilità legata all’evento.

Vuoi farti conoscere anche tu al grande pubblico della Padova Marathon?  Vuoi offrire un tuo servizio o un tuo prodotto (non deperibile ) all’interno del pacco gara dei top runner?  Scrivici una email e sarai contattato per tutte le informazioni del caso

Mauro Cinefra

m.cinefra@cdvc.it

Sportello dedicato all’obbligo di polizza per i rischi catastrofali

Da venerdì 28 marzo è attivo presso la sede di Confesercenti Padova ( Via Savelli 8) lo sportello dedicato all’obbligo di polizza per i rischi catastrofali 

Il referente Unipol Carlo Mario sarà disponibile tutti i venerdì mattina dalle 9:00 alle 12:00 per rispondere e approfondire questo importante adempimento finalizzato a tutelare il tessuto produttivo  dalle conseguenze di eventi sismici, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

E’ consigliata la prenotazione ( 049 8698613 Chiave Assunta) al fine di una migliore organizzazione degli appuntamenti

Corso online gratuito: intelligenza artificiale per le PMI

Confesercenti insieme a Microsoft presenta un’iniziativa di formazione dedicata alle piccole imprese per scoprire e sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale. L’evento si terrà in modalità online e si terrà giovedì 27 marzo alle ore 12:00. Iscriviti qui

In un mondo sempre più digitale, è fondamentale che le piccole imprese comprendano e utilizzino l’AI per rimanere competitive, migliorare l’efficienza operativa e offrire servizi innovativi ai propri clienti.

Intelligenza artificiale per tutti: un video corso di base per imparare in poco tempo le nozioni fondamentali sull’intelligenza artificiale

Un momento tutto dedicato agli associati insieme agli esperti per esplorare la piattaforma, per fare domande sull’IA e per imparare attraverso casi d’uso concreti come le piccole imprese possono applicare l’intelligenza artificiale nel lavoro di tutti i giorni

Polizze anti-catastrofe: Governo valuta proroga

Fonti dell’esecutivo fanno sapere che è al vaglio uno slittamento dell’entrata in vigore dell’obbligo per le imprese iscritte alla Camera di Commercio di stipulare polizze contro le catastrofi ambientali.

A seguito delle nuove disposizioni legislative introdotte dalla Legge 213 del 30 dicembre 2023 e dal Decreto Ministeriale n. 18 del 30 gennaio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio 2025 (GU. N.48 del 27-2-2025) tutte le imprese operanti in Italia sono obbligate a stipulare un’assicurazione contro i danni derivanti da specifiche catastrofi naturali.

“Tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione e dal settore di attività, con sede legale o una stabile organizzazione in Italia, devono obbligatoriamente stipulare un’assicurazione che copra i danni diretti e indiretti causati da eventi catastrofici naturali come specificato in precedenza”, si legge nel DM. “Questa disposizione si applica per garantire una protezione uniforme del tessuto produttivo nazionale e una gestione più efficace delle emergenze post-catastrofali”.

Chi è Obbligato a Assicurarsi?
  • Imprese con Sede Legale in Italia: Tutte le imprese registrate nel Registro delle Imprese italiane devono adempiere a questo obbligo. Vi sono obbligate anche le imprese iscritte nelle sezioni speciali del Registro, tra le quali piccoli imprenditori, società semplici, imprese artigiane, startup innovative, PMI innovative, incubatori certificati, e società tra professionisti.
  • Imprese con Stabile Organizzazione in Italia: Anche le imprese estere con presenza operativa stabile in Italia sono soggette all’obbligo.
Cosa bisogna assicurare?

L’assicurazione dovrà coprire i danni diretti ai beni aziendali, inclusi terreni, fabbricati, impianti e macchinari causati da eventi quali sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. L’obbligo di copertura comprende anche i beni condotti dall’imprenditore in locazione (ad esempio l’immobile), affitto di azienda, usufrutto di azienda, in quanto, sebbene non di proprietà dell’impresa, sono impiegati per l’esercizio dell’attività della medesima, a meno che non siano già assistiti da analoga copertura assicurativa, anche se stipulata da soggetti diversi dall’imprenditore, quale, appunto, il proprietario.

 Chi è Escluso?
  • Imprese Agricole: Queste imprese non rientrano nell’obbligo di assicurazione catastrofale.
  • Immobili Non Strumentali: Gli immobili che non sono utilizzati direttamente nell’attività produttiva dell’impresa non devono essere assicurati.
 Cosa succede a chi non si assicura?

Se un’impresa non si conforma all’obbligo di assicurarsi contro i danni derivanti da catastrofi naturali, come stabilito dalla Legge 213 del 30 dicembre 2023 e dal Decreto Ministeriale n. 18 del 30 gennaio 2025, si espone a diverse conseguenze negative:

  • Esclusione da Contributi e Agevolazioni Pubbliche: Le imprese che non rispettano l’obbligo di assicurazione possono essere escluse da contributi statali, incentivi fiscali, e altre forme di agevolazioni pubbliche. Questo può rappresentare un significativo svantaggio competitivo.
  • Mancato Indennizzo in Caso di Evento: In assenza di una polizza assicurativa, l’impresa non avrà diritto a ricevere indennizzi per danni subiti in seguito a una catastrofe naturale, esponendola a potenziali perdite economiche gravi e difficilmente sostenibili.
  • Responsabilità degli Amministratori: Gli amministratori delle imprese che non adempiono a questo obbligo legale possono essere ritenuti responsabili per i danni subiti dall’impresa a seguito di una catastrofe non coperta da assicurazione. In tali circostanze, i soci dell’impresa possono intentare azioni legali contro gli amministratori per il recupero dei danni e per la negligenza nel non proteggere l’azienda.
 Responsabilità per la stipula del contratto di Assicurazione
  • Proprietario vs. Conduttore: L’obbligo di contrarre assicurazione, in caso di attività esercitata utilizzando un immobile condotto in locazione, spetta, come si è detto, a chi impiega i beni, a qualsiasi titolo, a meno che tali beni non siano già assistiti da analoga copertura assicurativa stipulata da soggetti diversi: ciò significa che, se il proprietario non assicura l’immobile, deve comunque provvedervi il locatario, salva la rivalutazione dei rapporti contrattuali (ed in particolare economici) fra le parti. Va considerato che, qualora l’immobile sia di proprietà di un’azienda che ha come scopo quello di gestire attività consistenti nella messa a disposizione di immobili per l’esercizio di attività imprenditoriali da parte di terzi (ad esempio centri commerciali), l’impresa tenuta a stipulare la polizza assicurativa per l’immobile, in prima battuta, dovrebbe essere proprio quella proprietaria. Al fine di ripartire le responsabilità e adeguare i contratti in essere, si ritiene opportuno un previo confronto tra proprietario e conduttore dei locali.
  • Immobili Vuoti e Inoccupati: Anche gli immobili vuoti ma destinati all’uso aziendale devono essere assicurati se considerati strumentali per l’impresa​.
Cosa Copre l’Assicurazione Catastrofale?

L’assicurazione deve coprire danni causati da:

  • Alluvioni, inondazioni ed esondazioni: Copertura contro danni dovuti al superamento dei livelli normali delle acque.
  • Sismi: Protezione contro i danni derivanti da movimenti tettonici.
  • Frane: Inclusione di danni a causa di smottamenti o crolli di terreno.
Cosa non è coperto?

Secondo il Sole 24 Ore, che ha avuto modo di consultare la relazione tecnica del decreto attuativo, nella copertura per frane sono esclusi eventi movimento o distacco graduale di roccia o terra, includendo solo il distacco rapido di roccia per un “intero rilevo sotto l’azione della gravità”. Dalla copertura sono esclusi anche eventi legati a errori nei progetti di lavori di scavo di pendii nei 10 anni seguenti all’esecuzione e le spese di demolizione e sgombero dei detriti.

Per quanto riguarda l’alluvione, sono incluse nella copertura l’inondazione ed esondazione intese come fuori uscita di acqua dalle usuali sponde dei corsi d’acqua, di bacini naturali o argini artificiali. Sono esclusi, invece, mareggiata, marea, maremoto, penetrazione di acqua marina, variazione della falda freatica, umidità, trasudazione oppure allegamenti dovuti dall’impossibilità del suolo di assorbire l’acqua e conseguente accumulo causato da piogge brevi ma di elevata intensità (le cosiddette bombe d’acqua).

Il sisma invece è inteso come ‘sommovimento brusco della crosta terrestre dovuto a cause endogene’. Sono escluse le eruzioni vulcaniche, i bradisismi, le valanghe e le slavine, e alluvioni, esondazioni, inondazioni e allagamenti conseguenti a terremoto.

La stipula di questa assicurazione è fondamentale non solo per conformarsi alla normativa vigente – e non incorrere dunque nelle penalità previste – ma anche per tutelare le attività produttive dal rischio di gravi perdite economiche causate da disastri naturali.