Caro energia: FAIB Confesercenti, la categoria è allo stremo

“Ci troviamo in una situazione disastrosa”, commenta Flavio Convento vicepresidente FAIB Confesercenti (categoria dei gestori di carburanti) Nazionale.

 

Aumenti energetici, aziende che chiudono, ristori inesistenti. Un settore completamente dimenticato. Per quanto creda nelle istituzioni il vaso è colmo. La fiducia nella politica deve essere guadagnata e questa situazione fa percepire quanto sia lontana la politica dalla realtà della vita quotidiana”.

 

Oggi un’attività di distribuzione carburanti media con una potenza impegnata di 30 kW, con consumi di 61.500 kWh annui, è passata da una bolletta di gennaio 2021 (mercato di tutele graduali – Servizio Elettrico Nazionale) di € 1.068 ad una bolletta di dicembre 2021 (mercato di tutele graduali) di € 2.511, registrando un +135%.

 

Per non parlare dell’aumento dei costi dei prodotti petroliferi, che stanno infiammando i prezzi dei carburanti. Per la categoria è un ulteriore aggravio finanziario che pesa sull’ acquisto dei prodotti che avviene in esclusiva dai fornitori che fissano i prezzi massimi di vendita.

 

“Proprio sui prezzi di vendita, sottolineo che il costo del carburante, già elevato a causa dell’alta percentuale di Iva e di accise che incidono al 61% sul costo della benzina ed al 59% su quello del gasolio, non è determinato dai gestori, che anzi, subiscono anch’essi gravi perdite dai mancati incassi e dagli alti costi. Tutta questa situazione rischia di portare alla chiusura di almeno il 15% degli operatori con conseguenze sociali non indifferenti. Pensiamo che che in ogni impianto che chiude non resta a casa solo il gestore ma anche i dipendenti (in media altre 2 persone)”.

 

“Ecco perché come categoria stiamo chiedendo un immediato intervento del Governo in grado di assicurare il contenimento dei costi che stanno gravando sulle attività di distribuzione dei carburanti, attraverso sgravi e/o ristori mirati.
Un doppio intervento : uno a sostegno delle imprese in difficoltà e l’altro per la riapertura del tavolo di settore che affronti concretamente le prospettive di una ristrutturazione in grado di agganciare la transizione energetica e digitale del settore, al servizio della mobilità del Paese”.