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Piove di Sacco, 100mila euro di “buoni shopping” per aiutare le famiglie e rilanciare i consumi

È terminata il 31 gennaio scorso la promozione attivata dall’amministrazione comunale di Piove di Sacco in collaborazione con Confesercenti del Veneto Centrale, che ha visto l’immissione di 100mila euro di “buoni shopping” destinati alle famiglie con figli in età scolare compresa tra i sei e i quattordici anni. Un’iniziativa finalizzata a dare un aiuto concreto ai cittadini e, allo stesso tempo, sostenere i consumi legati al commercio di prossimità. Millesettecento sono stati i buoni consegnati il 5 dicembre 2020, da spendere nei centosedici negozi di Piove di Sacco che hanno aderito su base volontaria all’iniziativa promozionale.

Dichiara Luca Carnio – assessore al commercio e promotore dell’iniziativa – «siamo molto soddisfatti per l’andamento dell’esperimento Buoni Shopping, su centosedici esercizi commerciali solo nove non hanno avuto nemmeno un buono ritirato, trenta esercizi commerciali hanno avuto incassi superiori ai cinquecento euro, quindici negozi hanno avuto un incasso superiore a mille euro. Con uno sforzo importante da parte degli uffici comunali coinvolti abbiamo garantito tre ritiri intermedi dei “Buoni Shopping” e rimborsato ai negozianti dopo una settimana i buoni stessi. Dai risultati analizzati per categoria merceologica emerge come i settori dell’abbigliamento, dell’elettronica di consumo e gioiellerie (complice anche il periodo natalizio) abbiano ottenuto le performance migliori. Bene anche la ristorazione, nonostante le penalizzazioni delle aperture, le cartolerie e le librerie. Oltre ai dati suddivisi per categoria è molto interessante, come per stessa ammissione dei commercianti, constatare come i “Buoni Shopping” abbiano portato clienti nuovi e quindi con la possibilità di fidelizzarli per il futuro, e in secondo luogo come i buoni abbiano prodotto un valore aggiunto in termini economici».

Il Sindaco Davide Gianella – «la progettualità legata ai Buoni Shopping, ha avuto un indubbio successo, è stata apprezzata dalle famiglie e dai commercianti. Poi l’idea di farli arrivare nelle case a nome dei ragazzi responsabilizzandoli nella scelta della spesa ha fatto si che ci sia stata una varietà di negozi scelti. La somma è positiva, ed è una di quelle iniziative che meritano di essere ripetute qualora ci siano le condizioni. Il nostro impegno per il commercio di prossimità non finisce certo qua e a breve presenteremo altri importantissimi progetti innovativi e funzionali allo sviluppo della città». 

Nicola Rossi, Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale«un dato che emerge dal monitoraggio eseguito da Confesercenti in loco, è che il settanta per cento di chi è entrato nei negozi ha acquistato altra merce, beni o servizi oltre al buono. Come valore complessivo si calcola che i centomila euro investiti dal comune hanno generato ricavi per per le attività dai trecentocinquanta ai quattrocento mila euro. Come associazione auspichiamo che il modello Piove di Sacco possa essere replicato anche da altri comuni in modo da sostenere consumi e famiglie in termini concreti e valorizzando il piccolo negozio di prossimità». 

Chiosa il Vicesindaco Lucia Pizzo con delega al Bilancio – «in un anno particolare, con il bilancio segnato dall’incidenza del Covid-19, trovare risorse per lo sviluppo del tessuto economico della città è una priorità di questa amministrazione. Così come la riduzione della Tari nella sua parte variabile, la cancellazione per il 2020 delle tasse locali sull’occupazione del suolo pubblico, la cancellazione dell’imposta- sempre per il 2020- del pagamento sulle tende e insegne pubblicitarie, sono parte di una strategia che mira a proteggere le “botteghe” che sono elemento imprescindibile di una cittadina come Piove di Sacco». 

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